Al fine dell’integrazione del delitto di diffamazione, non è necessario che la comunicazione offensiva con la pluralità di soggetti avvenga contemporaneamente con ciascuno di essi, potendo realizzarsi anche in tempi diversi, se rivolta a piu’ destinatari.

"Gli indizi raccolti nel corso delle intercettazioni telefoniche o ambientali possono costituire fonte diretta di prova della colpevolezza dell’imputato – e vieppiù, come nel caso, dell’indagato, ai fini di adozione della misura – e non devono necessariamente trovare riscontro in altri elementi esterni, qualora siano: a) gravi, cioé consistenti e resistenti alle obiezioni e quindi attendibili e convincenti; b) precisi e non equivoci, cioé non generici e non suscettibili di diversa interpretazione altrettanto verosimile; c) concordanti, cioé non contrastanti tra loro e, più ancora, con altri dati o elementi certi."

"L’articolo 574 bis c.p., comma 1, si distingue dall’articolo 574 cod. pen. per l’elemento specializzante costituito dalla conduzione o dal trattenimento del minorenne fuori dal territorio dello Stato, per un tempo che produca un effettivo impedimento per l’esercizio delle diverse manifestazioni della potestà da parte del soggetto legittimato.
Il genitore che si propone di modificare il luogo di vita del minorenne non può procedere all’insaputa dell’altro genitore e, se non ne ottiene il consenso, deve rivolgersi all’Autorità giudiziaria, perchè il fatto stesso della compromissione dell’armonico esercizio delle prerogative genitoriali lede l’interesse protetto dalla norma l’incriminatrice: la limitazione di tali prerogative può derivare solo da una loro diversa distribuzione secondo una specifica valutazione degli interessi rilevanti formulata dalla Autorità giudiziaria competente."

Per la concessione di una misura alternativa alla detenzione è richiesta l’analisi della personalità individuale e la verifica della sua evoluzione psicologica, "che, partendo dal fatto di reato, si deve estendere ai precedenti e alle pendenze penali, agli eventuali progressi compiuti dal condannato nel periodo successivo ed ai comportamenti precedenti e successivi alla condanna, sulla scorta dei dati conoscitivi forniti dalla osservazione scientifica e dalle valutazioni offerte dal servizio sociale, allo scopo di accertare l’idoneità della misura alternativa a contribuire al reinserimento sociale del condannato ed a contenerne la sua pericolosità sociale, se tuttora esistente.
Ne discende che, al fine dell’assunzione della decisione sull’adozione di misure alternative alla detenzione, il giudice deve fondare la statuizione, espressione di un giudizio prognostico sulle future condotte del condannato, sui risultati del trattamento individualizzato come emersi dall’esame scientifico della personalità e la relativa motivazione deve dimostrare, con preciso riferimento alla fattispecie concreta, l’avvenuta considerazione di tutti gli elementi previsti dalla legge."

In materia di abusivismo edilizio, non è configurabile l’esimente dello stato di necessità poichè difetta il requisito dell’inevitabilità del pericolo. La realizzazione della costruzione abusiva non può essere giustificata dalla mera necessità di evitare un danno alle cose.

"Ai fini della concessione del permesso di necessità previsto dalla L. 26 luglio 1975, n. 354, articolo 30, comma 2, (ord. pen.), devono sussistere i tre requisiti dell’eccezionalità della concessione, della particolare gravità dell’evento giustificativo e della correlazione dello stesso con la vita familiare; il relativo accertamento deve essere compiuto tenendo conto dell’idoneità del fatto ad incidere nella vicenda umana del detenuto."

"Ai fini dell’integrazione del delitto di minaccia, che ha natura di reato di pericolo, è sufficiente la mera esposizione a pericolo del bene giuridico, senza che si verifichi la effettiva lesione del bene: occorre, cioè, che il male prospettato possa incutere timore nel destinatario, secondo un criterio di medianità riecheggiante le reazioni della donna e dell’uomo comune con la conseguente lesione della sfera di libertà morale."

La confessione è soggetta, come tutte le prove orali, alla verifica dell’attendibilità, ma non vi è la necessità dell’acquisizione di riscontri “individualizzanti”, poichè non si applica, per le dichiarazioni contra se dell’imputato, la disciplina prevista dall’articolo 192 commi 3 e 4 del c.p.p..

Deve essere esclusa la particolare tenuità del fatto per colui che coltiva in serra piantine di cannabis.

Il maltrattamento con crudeltà e senza necessità di cuccioli di cane, a cui siano state cagionate delle lesioni e che siano stati allontanati prematuramente dalla madre, ostacolandone la corretta crescita e l’adeguato sviluppo, configura la fattispecie di cui all'art. 544 ter c.p..

Il lavoratore adibito a mansioni non rispondenti alla qualifica può chiedere giudizialmente la riconduzione della prestazione nell’ambito della qualifica di appartenenza. Egli non può rifiutarsi, senza avallo giudiziario, di eseguire quanto richiesto, dovendo osservare le disposizioni per l’esecuzione del lavoro impartite dall’imprenditore. Potrà pertanto invocare l’art. 1460 c.c. in caso di totale inadempimento del datore di lavoro, o quando capace di incidere in maniera irrimediabile sulle esigenze vitali del lavoratore.

In tema di omesso versamento Iva, il sequestro finalizzato alla confisca per equivalente è legittimo se è impossibile procedere alla confisca diretta, previa verifica.
"Se, nella fase funzionale, l’indagato vuole evitare il sequestro dei suoi beni finalizzato alla confisca per equivalente ha un onere di allegazione ed è tenuto ad indicare i beni sui quali sia possibile disporre la confisca diretta nei confronti della società."

E' revocabile di diritto il testamento del defunto che lascia i suoi averi alla moglie, ai figli riconosciuti e ai nipoti, non contemplando la figlia che sapeva di avere avuto e che non aveva mai voluto riconoscere.

"Il diritto di critica attiene ad un giudizio valutativo che trae spunto da un fatto ed esclude la punibilità di affermazioni lesive dell’altrui reputazione purché le modalità espressive siano proporzionate e funzionali all’opinione o alla protesta espresse, in considerazione degli interessi e dei valori che si ritengono compromessi...
Va, invece, esclusa l’applicabilità dell’esimente qualora le espressioni denigratorie siano generiche e non collegabili a specifici episodi, risolvendosi in frasi gratuitamente espressive di sentimenti ostili."

Si configura l'aggravante dell’abuso di relazioni d’ufficio se un lavoratore (nel caso di specie un docente) ruba il cellulare ad un collega che lo aveva poggiato su un armadietto.

La "quasi flagranza" non sussiste se l’identificazione del ladro è avvenuta grazie alle indicazioni di un testimone oculare.